Presentazione del progetto Vulci 3000
Con l’uso di tecnologie avanzate è stato possibile ricostruire il paesaggio di Vulci Mercoledì 18 giugno, alle 18, presso la sala François del Parco di Vulci, sarà presentato alla stampa il progetto “Vulci 3000”.
Data:
17 Giugno 2014
Con l’uso di tecnologie avanzate è stato possibile ricostruire il paesaggio di Vulci
Mercoledì 18 giugno, alle 18, presso la sala François del Parco di Vulci, sarà presentato alla stampa il progetto “Vulci 3000”.Creato dalla Duke University (Usa), in collaborazione con il Comune di Montalto di Castro, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, l’Università di Siena e il Parco di Vulci, il progetto è finalizzato all’analisi, all’interpretazione e alla ricostruzione e comunicazione del paesaggio archeologico del sito di Vulci.
La presentazione verterà sui primi risultati degli otto studenti del team della Duke University, che hanno utilizzato tecnologie molto avanzate per la comprensione del sito archeologico: droni, prospezioni geofisiche, realtà virtuale, modelli 3D, telerilevamento, GIS (Sistemi informativi geografici), foto aeree e laser scanner. Questi primi risultati dimostrano che un approccio multidisciplinare, associato all’uso di tecnologie avanzate, è in grado di fornire nuove interpretazioni altrimenti non raggiungibili con metodologie tradizionali.
Le attività di rilievo in 3D, sia sullo scavo in micro-sala, che sul paesaggio in macro-scala, forniscono non solo dati scientifici di grande importanza per la conoscenza del territorio, ma in aggiunta, contribuiscono alla ricostruzione digitale diacronica del paesaggio, offrendo nuovi percorsi di comunicazione al grande pubblico e ai visitatori del Parco di Vulci.
Ultimo aggiornamento
17 Giugno 2014, 00:00